Corpi d’acqua. La svolta idrofemminista di Astrida Neimanis

Abstract: Il volume presentato è incentrato sull’“idrofemminismo”, paradigma filosofico teorizzato dalla scrittrice canadese Astrida Neimanis (2017), lecturer presso il Dipartimento di Studi Culturali e di Genere dell’Università di Sydney: fondandosi su diversi quadri teorici, quali l’écriture feminine di Hélène Cixous e Luce Irigaray, la fenomenologia di Merleau-Ponty e la rizomatica di Deleuze e Guattari, tale paradigma presenta una nozione ecologicamente impegnata dell’‘incorporazione’, che l’autrice analizza da una prospettiva ‘acquea’, mostrando come una nuova concezione dei corpi possa cambiare il nostro atteggiamento verso le acque della Terra. Oltre ad esplorarne in dettaglio le principali caratteristiche, spiegandone la rilevanza negli odierni dibattiti sul nuovo materialismo, il post-umanesimo e le environmental humanities, Antonella De Vita ne ‘traduce’ l’interesse per i lettori italiani, non solo presentando la traduzione dell’introduzione di Bodies of Water. Posthuman Feminist Phenomenology (2017), ma anche illustrando come la figurazione dei ‘corpi d’acqua’ possa trasporsi nel linguaggio dell’arte visuale e della performance femminili, dedicando estrema attenzione ad artiste di fama sia mediterranea che internazionale.
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